GIULIO VOLPI
07 marzo 2018
Quando nei commenti finali l'autore spiega che all'inizio avrebbe voluto scrivere un saggio, che poi ha trasformato in un romanzo, ho capito cosa non mi è piaciuto. Le due anime infatti non vanno proprio a braccetto e ciò che ne risulta è una vicenda di scarso appeal dove, secondo me, l'elemento saggistico per quanto risicato è migliore di quello romanzesco. Il racconto resta comunque inquinato da un tono un eccessivamente melodrammatico e dall'inconsistenza dei personaggi (direi che a parte il protagonista si salva forse solo il suo Capo). Sicuramente di qualità lo stile lessicale, nonostante gli inserti dialettali, anche se a volte un po' troppo ricercato.
