Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria
Dopo la fine della guerra, tra il maggio e il giugno 1945, migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia vengono uccisi dall'esercito jugoslavo del maresciallo Tito, molti di loro sono gettati nelle "foibe", che si trasformano in grandi fosse comuni, molti altri deportati nei campi della Slovenia e della Croazia, dove muoiono di stenti e di malattie. Le stragi si inquadrano in una strategia politica mirata a colpire tutti coloro che si oppongono all'annessione delle terre contese alla nuova Jugoslavia: cadono collaborazionisti e militi della repubblica di Salò, ma anche membri dei comitati di liberazione nazionale, partigiani combattenti, comunisti contrari alle cessioni territoriali e cittadini comuni.
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Mondadori 2002 prima edizione cartonato con sovracoperta, 15x22,5 cm ca., 206 pp., alcune illustrazioni ft. leggeri segni del tempo, ottimo Per ogni problema, domanda, foto o necessità non esitate a contattarci per risolvere ogni vostra richiesta! 35G-03 . . . Ottimo (Fine). . . .
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Anno edizione:2002
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