Questa è una buona pubblicazione su un gruppo musicale di progressive rock che ha superato i 40 anni di attività, resta l’unico testo disponibile in lingua italiana e quindi è decisamente consigliato a tutti. Sfogliando le pagine si può capire come certe scelte del gruppo possano esser state fatte senza alcun compromesso, si può capire chi siano i veri capi di questo gruppo visto che apparentemente non c'è un unico vero leader, si può vedere l’aspetto umano di questi "mostri" della musica, che senza batter ciglio hanno portato a importanti defezioni, riuscendo sempre a risalire nelle classifiche musicali in momenti molto improbabili. Di questo testo è molto esaustiva la parte dedicata ai primi 20 anni della loro carriera, la parte dedicata ai successivi 10 anni è un pò riassuntiva, quello che riguarda gli ultimi 10 anni è senza riferimenti ai tour europei né al concerto live del 2003 a Montreux, da cui sono stati commercializzati diversi materiali audio e video. Ma visto che si tratta dell'unica opera sugli Yes in italiano ci si potrebbe anche accontentare, specialmente perché il percorso artistico rallenta dopo i primi 20 anni di attività, poi inizia la breve e redditizia era con Tevor Rabin alle chitarre, che “tradendo” la tradizione del gruppo lo mette in mostra su tutti i media dell'epoca con l'album “90125”. Ma anche se la magia del progressive rock si diluisce parecchio, accorrono numerosi nuovi fans ai loro concerti: hanno fatto di nuovo centro. Gli album successivi fino a Magnification sono per gli appassionati del gruppo, che devono sorbirsi ulteriori cambi di formazione e stile musicale, che fa rimpiangere i tempi che furono: e in effetti c'è poco da scrivere. Del resto questo testo è la trasposizione in italiano del libro “Close To The Edge” uscito diversi anni fa, con alcune pagine di aggiornamento postume, messe lì senza soffermarsi troppo.
Fragile. La storia degli Yes
Questa è una storia avventurosa, sempre sull'orlo del disastro, ma destinata a superare miracolosamente ogni crisi, a risorgere ogni volta dalle ceneri. Gli Yes sono l'unico gruppo "progressivo" che sia riuscito ad attraversare, in piena e costante attività, quarant'anni di storia del rock, sopravvivendo perfino agli anni tempestosi del punk e della disco music. Se la formazione classica (Jon Anderson, Steve Howe, Rick Wakeman, Chris Squire e Bill Bruford) resta quella che ha realizzato "Fragile" e "Close to the Edge" frantumandosi poi fra litigi, scissioni e cause in tribunale, molti altri musicisti di talento, come Trevor Horn e Geoff Downes (dei Buggles) o il compositore e produttore Trevor Rabin, hanno dato al gruppo il contributo necessario al ciclo quasi karmico delle sue rinascite. Nati nel panorama turbolento della psichedelia londinese di fine Sessanta, e nei Settanta esponenti fra i più rappresentativi - fra adorazione ed esecrazione - del progressive rock, gli Yes si sono espressi anche come cantori di una fantasia ispirata e talvolta delirante, virtuosi in grado di sfidare le ambizioni della musica classica, animali da classifica commerciale e da orchestra sinfonica, angeli e demoni sospesi tra la frequentazione del sublime e la maledizione del pollo al curry. Questa è la storia della loro coriacea fragilità.
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Collana:
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Anno edizione:2009
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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BRUNO PACIALAT 23 novembre 2011
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