Francesco Melzi D'Eril: la grande occasione perduta. Gli albori dell'indipendenza nell'Italia napoleonica
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Nobile, colto e aperto alle riforme, Francesco Melzi d'Eril sognava un'Italia indipendente e monarchica. Per estrazione sociale e formazione culturale era ostile al radicalismo giacobino nonché agli ideali repubblicani e tuttavia ricoprì il ruolo di vicepresidente della Repubblica italiana nata nel 1802 sulle rovine della Cisalpina e presieduta da Napoleone Bonaparte. La combinazione di tre fattori contribuisce, secondo l'autore, a spiegare l'apparente paradosso: l'assoluta fiducia e stima di Napoleone, l'ambizione personale e soprattutto il senso dello Stato, tale per cui Melzi d'Eril cercò di sfruttare al meglio la libertà di manovra lasciatagli da Napoleone per gettare le basi di uno stato moderno e indipendente in Italia.
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Informazioni:
In 8, cart. con sovracc., sguardie con albero genealogico, pp. 396 con alcune ill. in n. f.t. Piccolo strappo e abrasioni alla sovracc., ordinari segni del tempo alle carte, ottime condizioni.Luogo di pubblicazione MilanoEditore CorbaccioAnno pubblicazione 2002Collana Collana storicaMateria/Argomento Storia
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Anno edizione:2002
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