Il fucile da caccia è un romanzo breve ma densissimo, costruito con un'eleganza letteraria rara. La storia prende forma a partire da un espediente narrativo semplice ma potente: un uomo, colpito da una poesia letta su un giornale, riconosce in essa un frammento della propria vita e decide di scrivere all’autore. Per raccontare la sua verità (o per cercare di comprenderla), invia all’autore tre lettere, scritte in tempi diversi da tre donne cruciali nella sua vita. Attraverso queste tre voci femminili, che si intrecciano e si contraddicono, emerge un ritratto sfaccettato e struggente di un uomo la cui vita è stata segnata da un amore segreto, silenzi, desideri repressi e verità taciute. Ogni lettera svela un frammento diverso della realtà, come se le persone che lo circondano vedessero in lui riflessi diversi, a seconda del ruolo che egli ha avuto nelle loro vite. L’opera, seppur breve, ha la capacità di scavare in profondità nell’animo umano, soprattutto in quello femminile, esplorando con sensibilità la fragilità, la gelosia, la dignità e il dolore. Inoue Yasushi è prima di tutto un poeta, e questo si riflette in ogni pagina: anche nella prosa, la sua scrittura conserva una forza lirica e una limpidezza che colpiscono per eleganza e profondità. Il romanzo ci ricorda, con struggente lucidità e grande intensità emotiva, che non si può mai conoscere davvero una persona fino in fondo. Ognuno di noi custodisce una parte segreta, un nucleo intimo e impenetrabile che nemmeno le relazioni più strette riescono a toccare.
Il fucile da caccia
Quando nel 1949, il gornalista, poeta e critico d'arte Inoue Yasushi pubblica il suo primo romanzo ha quarantadue anni. In quest'opera l'autore trova nella brevità una misura ideale e, nell'oscillazione tra il detto e il non detto, raggiunge un miracoloso equilibrio narrativo. Un equilibrio difficile e impervio come il gioco amoroso che tiene legati i destini dei quattro personaggi, un uomo e tre donne, e che li accompagna nel corso degli anni senza mai turbare la calma ritualità delle loro esistenze. Eppure il romanzo è attraversato da una tensione costante, da una rabbia sorda e trattenuta che esplode alla fine, quando ogni menzogna viene svelata, ogni passione consumata e a regnare è la consapevolezza che ogni essere è abitato da una vita segreta.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Edizione:9
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Anno edizione:2004
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Pagine_e_inchiostro 08 maggio 2025Il fucile da caccia
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Mimmo 21 agosto 2024
Libro scritto bene che tratta (in forma romanzata) la paura di affrontare la realtà e di comunicare a viso aperto (anche per motivi di sopravvivenza) il proprio disagio e pensiero che altrimenti ostacola il processo di crescita.
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Filippo 23 novembre 2023
Sorprendente!
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