Il testo è una traduzione con testo latino a fronte della nota "Ecbasis" (risalente al X-XI secolo), uno dei più antichi esempi di favola con protagonisti animali al di fuori della Grecia, nonché il primo testo medievale con bestie antropomorfizzate. La forma letteraria è quella del centone; tuttavia, la sua del testo è la compresenza, una all'interno dell'altra, di due favole, tematicamente collegate e di cui una costituisce l'antefatto dell'altra. In questa edizione, a mio avviso, è stata estremamente curata è la parte relativa alle note, nonché la postfazione, ove sono ottimamente illustrate l'importanza del canto religioso, le "sostanziali" differenze tra le diverse tipologie di canto a livello sociale e culturale durante il Medioevo e la sua evoluzione storica fatta di contaminazioni e progressiva "profanizzazione". Il testo è impreziosito dalla riproduzione a colori di due bellissime miniature dell'epoca.
Fuga d'un condannato nell'allegoria-Ecbasis cuiusdam captivi per tropologiam
Presumibilmente scritto a Treviri o nel monastero di St.Evre a Toul tra il X e l'XI secolo, l'Ecbasis è un'opera tuttora misteriosa. Scritta forse da un monaco di buona e vivace cultura, è il primo esempio di fiaba con animali antropomorfi del medioevo europeo. Il suo manoscritto fu scoperto dal maggiore dei fratelli Grimm, Jacob, che subito lo presentò come un testo sorprendente. L'enigma, la molteplicità, la rappresentazione di un mondo doppio in tutto, nonché l'elusività a facili categorizzazioni, ne fanno qualcosa di unico di cui Gustavo Vinay disse: «è la sola compiuta commedia dell'Alto Medioevo». L'una dentro l'altra, l'Ecbasis è la narrazione di più fughe diverse eppure uguali: di un monaco dal suo dovere, di un vitello dal suo recinto, di un lupo dal suo ruolo di guida, del racconto dalla sua trama, di un poema dal vero. Più contrappuntistico che armonico l'Ecbasis sta su quella traccia che va da Esopo e passa per Aviano, il Romulus, i favolisti medievali e dall'Ysengrimus, dal Renart, giunge fino a La Fontaine con la sua versione della stessa fiaba qui narrata - Il Leone, il Lupo e la Volpe. Chiude il volume una nota musicologica di padre Alberto Murena.
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Anno edizione:2022
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LuigiAmendola 06 febbraio 2023Traduzione dell'Ecbasis
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