Un futuro nel mio passato

10 Luglio 2012 Quello che sto per raccontare inizia o forse finisce oggi, 10 Luglio 2012. Troppe certezze mi hanno portato in uno stato in cui non distinguo quello che per altri è ovvio. Non riesco più a capire la differenza tra lo spazio e il tempo. Mi chiamo Fabio, ho 48 anni. Laureato con ottimi voti in fisica. La fisica, purtroppo, è sempre rimasta un hobby. Lavoro in una multinazionale che opera nel settore alimentare. Sono un dirigente e ho un ottimo stipendio che mi permette di togliermi molte soddisfazioni. Non mi sono mai sposato, forse ero troppo innamorato del mio hobby per pensare a creare una famiglia. Abito in una casa isolata in collina, una villa molto grande. A volte mi chiedo tanto spazio a cosa possa servirmi. Una signora, Lara, viene tre mezze giornate a settimana a fare i lavori di casa. In estate mi tiene anche in ordine il giardino. Quasi tutto il tempo libero lo passo in quella stanza che chiamo ‘lo studio’. Una grande stanza di sei per quattro metri, la polvere ricopre tutto. Tre pareti sono interamente coperte da libri, in centro una piccola scrivania con una sedia consunta, foderata in stoffa. Qui, alla signora, era vietato entrare. Regnava il 'mio ordine'. Questo era il mio mondo. La mia vita non si limitava a lavoro e studio. Ho sempre dato molta importanza al mio fisico, almeno due volte la settimana andavo in palestra con gli amici. Faccio anche parte di un club che organizza week end in montagna. Camminare in montagna è una passione che ho da quando ero bambino. Mi distoglie dalla vita d'ufficio, mi rilassa e mi aiuta a svuotare la mente. Nella mia vita non manca il sesso. Anzi! Mi piace il sesso in ogni sua forma. Non ho tabù. Le ragazze che ho frequentato sono sempre state avventure di poche ore. Solo in due occasioni sono durate alcuni mesi. Sicuramente la colpa era mia che non riuscivo a fare durare nel tempo un rapporto, diviso tra lavoro, hobby e amici, trascuravo quella che avrebbe potuto diventare la mia compagna di una vita.