Galleria piemontese. Libro I. Un mistico ed uno scettico (Tancredi Canonico e Scipione Giordano). Vite parallele. Libro II. Un oratore ed un aratore. Tommaso Villa e Felice Garelli. Libro III. Lo spirito delle acque e lo spirito delle armi (con un pr

3 voll. in-8°, pp. (8), 154, (2): 88, (2) VIII, 115, (3) brossura editoriale. Bell'esemplare. Prima edizione, rara a trovarsi completa di tutte e tre le serie. Profili biografici di piemontesi illustri composti dal massimo esponente della Scapigliatura piemontese. L'ultimo volume contiene anche lunghi capitoli sulle risaie del Vercellese e sul Canavese nel Risorgimento. Il Faldella (Saluggia, Vercelli, 1846-ivi, 1928) fu tra i più originali narratori italiani del suo tempo, nell'àmbito del filone piemontese della Scapigliatura ampiamente studiato e rivalutato da Contini per il suo impasto linguistico arditamente espressionista (\Racconti della Scapigliatura piemontese\", Milano, Bompiani, 1953). Sempre Contini, nella sua introduzione alla \"Cognizione del dolore\" di Gadda, appuntava, discorrendo dei suoi antenati stilistici: \"...i due che sfiorarono la genialità, il sempre citato Dossi e quel suo cadetto piemontese (ma fortemente intinto di Zola), Giovanni Faldella, alla cui quotazione lo zelo di alcuni di noi sembra avere assicurato una buona stabilità\". Borghezio, Bibliografia Piemontese-Ligure, n. 7712 (con elenco delle recensioni ai volumi scritte da Vittorio Cian e da Eugenio Passamonti)."