Geraci Siculo. Storia arte natura tradizioni
"I bambini di Geraci a nascondino giocavano nelle viuzze di Geraci, una vite di uva penzolante nel balcone, un vaso di basilico che fa odore per tutto il rione, una vecchietta che ogni mattina l'innaffia ed è verde come l'aglio, una capra legata al muro che rumina e grida che vuole essere munta, mentre passa un asino carico con due fascine annodate alle funicelle e i bambini di Geraci tutti i tubicini dalla biada gli rubarono, per fare le zampogne, e mentre le zampogne tutti assieme suonavano un' orchestra pareva, che avessero fatto i bambini di Geraci, e ora io vi abbraccio a uno a uno e vi saluto con il canto nel cuore, o bambini di Geraci. I carusi di Iraggi, di Benedetto Maggio*. Poeta pastore, Geraci Siculo, 1 aprile 1935-25 novembre 2005. La poesia è tratta dalla raccolta Iraggi, pubblicata da Edizioni Arianna, 2005. (traduzione dal siciliano di Pietro Attinasi).
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Anno edizione:2022
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