Giacomo Leopardi. Lettera a Roberto Benigni. Un'operetta cinematografica
Giacomo Leopardi, che di noia si intendeva, forse s'annoia lì dov'è. Ciò spiegherebbe perché egli scriva epistole, mandandole attraverso canali improbabili. Quella ritrovata da Perle Abbrugiati si rivolge a Roberto Benigni, che Leopardi considera qui come il suo doppio. Si tratta di convincere l'attore-regista a girare un film filosofico. Possibilmente con la più strepitosa ironia che il comico toscano sia in grado di sfoggiare. Ed ecco un'operetta che a Cinecittà potrebbe diventare una superproduzione. Ma chi l'avrebbe detto che il recanatese avesse una cultura cinematografica così estesa? e nel pensier si fingesse sceneggiature hollywoodiane?
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Anno edizione:2010
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