Gianluigi Brancaccio. Dipinti e incisioni. Catalogo della mostra (Apricale, 9 luglio-13 agosto 2006). Ediz. illustrata
Cinquanta opere realizzate dal 1952 a oggi di Gianluigi Brancaccio saranno presentate presso il Castello della Lucertola di Apricale dal 9 luglio al 13 agosto 2006. Il catalogo contiene il saggio del curatore Luciano Caramel che racconta il suo singolare "rapporto-non rapporto" con Brancaccio che risale all'immediato dopoguerra. Completano il volume i contributi critici di Rossana Bossaglia e di Germano Beringheli e una lettera di André Verdet. Brancaccio inizia a dipingere nel secondo dopoguerra prendendo le distanze - come molti artisti in quegli anni - dal gruppo dei novecentisti italiani che si erano proposti, attorno agli anni trenta, il recupero della tradizione. Dipinge mettendo l'accento su quella vita delle forme estesa, oltre il Fronte Nuovo delle Arti, a una sorta di figurazione il cui impianto formale e cromatico risentiva echi post cubisti. Esperienze fondamentali per la sua pittura furono i primi anni di apprendistato a Como e la conoscenza dell'ambiente artistico cittadino, ma anche l'incontro alcuni anni più tardi a Capri di Carrà, Prampolini, Gentilini e Saetti. Infine importanti furono i viaggi a Parigi e in Olanda, dove ebbe modo di conoscere il gruppo COBRA.
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