Si può voler fuggire al dispotismo di un amore iperprotettivo? In questo romanzo, che inserirei tra la narrativa distopica, lo psichiatra Richard Greville collabora con la polizia metropolitana per risolvere un efferato omicidio. Al Pangbourne Village vengono rinvenuti 32 cadaveri. Le vittime sono tutti residenti nel villaggio, tutte persone adulte, ma dei bambini, figli dei ricchi proprietari del villaggio, non vi è traccia. Greville indaga su certi rapporti familiari, estremi e malati, ma anche di come l’alienazione sociale e il disadattamento giovanile può influire in società apparentemente sane. L’”apparenza” ha un ruolo cruciale in tutta la storia. Tutto apparentemente andava bene in queste famiglie, tutto era vissuto in maniera apparentemente felice, eppure… Ballard racconta una ribellione non verso la crudeltà e i maltrattamenti, ma al dispotismo di un amore iperprotettivo, all’agiatezza di gabbie dorate, all’iper-organizzazione e iper-efficienza programmata, all’iper-controllo del villaggio di Pangbourne, che ricorda molto il “Grande fratello” di 1984 di George Orwell, blindato da sistemi di sorveglianza e telecamere di sicurezza.
Un gioco da bambini
Nel 1988, nell'esclusiva e nuovissima residenza del villaggio di Pangbourne, pochi chilometri fuori Londra, si verifica un massacro: trentadue adulti vengono trovati morti. Sono stati brutalmente uccisi nonostante i dispositivi di sicurezza e i loro tredici figli adolescenti sono scomparsi. Il delitto pare perfetto come il luogo in cui si è consumato, ed è durato solo pochi minuti. Nessuno sa come sia stato possibile e né riesce a immaginare il motivo. Ma forse la risposta si trova nel fatto che in una società totalmente sana, in un contesto di ricchezza e abbondanza, dove tutto è predefinito e organizzato per ottenere il massimo della felicità, l'unica via di scampo è la follia. E forse sotto l'apparente perfezione si cela una realtà ben diversa. Per risolvere lo sconcertante caso, la polizia chiede l'aiuto di un consulente psichiatrico, il dottor Richard Greville. E saranno le sue indagini a svelare uno scenario inquietante cui nessun vuol credere dal momento che si ipotizza la colpevolezza dei ragazzi.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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lettere d’inchiostro 21 febbraio 2025distopico? si, grazie
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Antonino 20 dicembre 2024
Abbastanza deludente
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Alary 16 ottobre 2024Deludente
Con tutto rispetto per la gente che lo ama e soprattutto per l'autore,devo ammettere che come libro è piuttosto deludente. È un libro banale,il titolo stesso e la copertina rivelano chi è il colpevole del delitto commesso..e già dalle prime righe il lettore capisce subito. Purtroppo non posso dire che lo stile sia accattivante,è una lettura noiosa ed ogni conclusione di chi narra è riciclata più e più volte,dunque sono 90 pagine di cui 89 inutili. Non lo consiglierei mai, né a chi piace il genere thriller/horror/giallo né a chi si sta approcciando per la prima volta a uno di questi.
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