Giornalismo e genocidio. La costruzione del senso tra reale e dicibile
Che memoria abbiamo di ciò che descriviamo con la parola "genocidio"? In che modo tale memoria è veicolata da quello che leggiamo o vediamo sui mezzi di informazione? Questo libro intende rispondere a queste domande a partire dall'analisi delle modalità mediante le quali la stampa italiana si è misurata con il Genocidio rwandese del 1994. Tale scelta non solo permette di spiegare il rapporto tra genocidio e giornalismo, ma di mostrare in che modo il discorso giornalistico fornisce cornici interpretative degli eventi del mondo e ne crea memoria. Il libro offre un percorso di analisi sociosemiotica dei testi di giornale volto a cogliere la complessa ricostruzione della realtà da parte del discorso giornalistico, con un focus sul problema delle fonti e della loro interpretazione.
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                                        Anno edizione:2020
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