Racconti sull’anima oscura del lavoro impiegatizio, che in un primo momento potrebbe essere scambiata per una nuova (ennesima) narrazione della working class, ma invece no. Dimenticate Trevisan, Falco o Prunetti: qui si trasmette su frequenze diverse. C’è la perdita, c’è l’indifferenza, c’è l’opportunismo, c’è la crudeltà. Più di tutto c’è, in ognuno dei nove racconti della scrittrice toscana, un alone d’inquietudine che muta rapidamente nel weird. Quando questo elemento è preponderante, arrivano i lavori migliori, come “Solo un po’ di stanchezza”, “Ci scusiamo per il disagio” ma soprattutto l’opener-story “Cercasi impiegato creativo”, forse il top della raccolta. Segnalo anche “Criceti aziendali” dai forsennati ritmi ansiogeni. Brava Linda De Santi.
Giorni al neon
Storie sul lavoro impiegatizio e diversi aspetti del lavoro in azienda: annunci e colloqui conoscitivi, team building, trasferte, mobbing, cene aziendali... Racconti ora misteriosi, ora fantastici, che inscenano meccanismi inquietanti e ridefinizioni dell’essere umano, tra metamorfosi dei corpi, società surreali e fantasmi.
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Anno edizione:2024
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Raccontista 04 maggio 2025
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