Giovanissimi colpevoli? Studi sulla responsabilità penale degli impuberi in Roma antica
In che misura l’impubere è tenuto a rispondere per il compimento di fatti illeciti? Si tratta di un interrogativo che si pone spesso nella riflessione giuridica attuale, ma che si presenta in termini per certi versi simili anche in epoca antica, caratterizzandosi oggi come allora per profili di grande problematicità. Da un soggetto in crescita l’ordinamento pretende infatti gradi sempre crescenti di consapevolezza nell’agire, valutando diversamente, dalla nascita alla pubertà, l’atteggiarsi della volontà ai fini dell’imputazione dell’illecito al suo autore, e ciò anche in ragione della natura del reato commesso. Attraverso l’esame delle fonti, non particolarmente numerose in argomento, ci si propone di offrire un quadro evolutivo delle regole e dei principi che, nel periodo che va dall’epoca arcaica a quella tardoclassica, disciplinano l’imputabilità del soggetto che non abbia ancora raggiunto la pubertà.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:8 novembre 2024
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