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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2024
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Una grande saga familiare che racconta il destino di una nazione e i destini dei singoli contro il nemico più grande: la storia.
C'è un posto a Kiev dove crescono ancora i girasoli. E nulla, neanche i venti tempestosi della Storia, potrà spezzarli.
«Un debutto potente e commovente. La tragica storia dell'Ucraina raccontata in questo romanzo riecheggia dolorosamente ciò che accade oggi, e a ogni pagina lo spirito di questo popolo illumina la narrazione, fiero e indistruttibile. "I girasoli di Kiev" è una lettura trascinante e, ancor più in questo momento, importante» – Kate Quinn
È il 1934 e per Katya, ora che la fattoria di famiglia vicino Kiev non esiste più, c'è un solo posto dove trovare pace: il fazzoletto di terra miracolosamente scampato alla collettivizzazione sovietica, dove con la sorella Alina amava coltivare i girasoli. Era il loro gioco e il loro piccolo segreto. Sembrano passati secoli, ma solo pochi anni prima, quel giorno di primavera al matrimonio della cugina, il mondo di Katya era perfetto: sedici anni, il vestito più bello e le trecce legate in testa alla maniera tradizionale, la mamma, il papà, Alina... e Pavlo, l'amico di sempre che proprio quel giorno le aveva confessato il suo amore, e con cui Katya aveva sognato mille cose. Ora non esiste più nulla: i suoi genitori, Pavlo, Alina, non c'è più nessuno, l'Ucraina è in mano ai sovietici, e per piegare la nazione al suo volere Stalin ha escogitato un piano crudele, passato alla storia come Holodomor, il genocidio per fame che uccise milioni di ucraini, e che il mondo ha dimenticato. Solo i girasoli, oggi, sono ancora lì, pronti a seguire il sole e a indicarle la strada. Girasoli. È di questo che continua a parlare Bobby, l'amata nonna di Cassie, con quella strana lucidità delle persone ormai molto, molto anziane. Da quando Cassie ha perso suo marito, insieme alla piccola Birdie si è trasferita dal Wisconsin in Illinois, per stare con Bobby – così l'ha sempre chiamata, da babuška, la parola ucraina per "nonna". È da lì che arriva Bobby, emigrata in America dopo la guerra, ma di quel mondo e di quel passato non ha mai raccontato nulla. Ma quando Cassie trova per caso un diario dalle pagine fitte scritte in ucraino, capisce che è arrivato il momento. Il momento di scoprire che cosa c'è nel passato doloroso di sua nonna, qual è il segreto che si porta dietro, perché nel sonno continua a ripetere un nome – Alina – e quella parola: girasoli...
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un romanzo storico che ti tiene incollato e non vedi l'ora di capire come evolve. Lettura molto scorrevole e necessaria per comprendere una storia che non viene spesso raccontata.
Un libro che racconta dell'Holodomor degli anni '30 da parte di Stalin contro l'Ucraina,una storia che riporta all'attuale conflitto e invasione russa ma è anche una storia di amore, coraggio, resistenza e infatti spesso la frase:"resisti, è passato un altro giorno",risalta varie volte durante la lettura, consigliato.
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