Recensioni Giuditta. Il ghetto di Roma, la dittatura fascista, la Resistenza

Roma, 1917. Nel pieno della grande guerra nasce l'amicizia tra Giuditta, una ragazzina ebrea di tredici anni e Libero, operaio comunista di diciotto. La passione per la politica li unirà in modo così profondo che il loro legame sopravviverà a due conflitti mondiali. Nel romanzo, le date e gli eventi storici sono la base per una narrazione avvincente. Un universo di personaggi accompagna i protagonisti in questo viaggio spesso ingiusto e doloroso, a volte profumato di gelsomino e primavera. "Giuditta" è un tributo a Roma e alla resistenza, alle migliaia di donne e uomini che hanno donato la loro vita per la nostra libertà. Il racconto di un passato che ormai è quasi presente, un disperato appello alla memoria e all'umanità.)
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