Giuseppe Bonfatti. Partigiano comunista
Nella mattina di giovedì 8 novembre 1990 a Viadana, in provincia di Mantova, avviene l'uccisione di Giuseppe Oppici da parte di Giuseppe Bonfatti, per quest'ultimo un atto dovuto. I mezzi di comunicazione di massa mettono in risalto l'assurdità del gesto in quanto le cause di questa azione risalgono al 1944, una "vendetta" incomprensibile che turba la pace sociale, la condanna è generale. La notizia del fatto cade subito dopo nell'oblio, l'autore di questo volume la ripesca e la contestualizza, indaga sul periodo storico e sulle vicende accadute in quei paesi dove ha operato come partigiano Bonfatti e come fascista Oppici. Ne esce una ricerca di microstoria in cui si inseriscono gli eventi giganteschi e drammatici della II guerra mondiale. Il gesto di Giuseppe Bonfatti entra a pieno titolo nel dibattito sulla natura della lotta partigiana che ebbe luogo in Italia durante l'ultimo conflitto mondiale e sugli avvenimenti ad essa collegati che accaddero nel dopoguerra. L'autore elenca interpretazioni, giudizi e letture sulla guerra partigiana definita: guerra civile, guerra di popolo, guerra di liberazione e guerra di classe.
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Anno edizione:2015
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In commercio dal:12 marzo 2015
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