Prima del Rinascimento nello Stato della Chiesale “giustizie” venivano amministrate nelle Corti di giustizia e generalmente somministrate tra le mura delle carceri dove i condannati erano reclusi. Nella prima metà del sedicesimo secolo, al tempo del Papa-Re Paolo III, al secolo Alessandro Farnese, si fecero strada le “giustizie esemplari”. A livello di comunicazione un salto di qualità epocale. Impiccagioni, mazzolamenti, decapitazioni e squartamenti con Paolo III diventarono pubbliche e spettacolari. L’esecuzione della “giustizia” fu portata in piazza, alla luce del sole, con inviti affissi sulle porte delle chiese per sollecitare la partecipazione della cittadinanza. Da allora fino al 20 settembre del 1870, giorno della Breccia di Porta Pia e della caduta dello Stato della Chiesa, la giustizia portata in piazza diventò “Esemplare” e allo stesso tempo spettacolare. Orvieto non faceva eccezione. Lo dimostrano in questo volume i diciannove casi presi in esame, consumati tra il 1548 e il 1870: cinque nella città di Orvieto e quattordici tra Baschi, Castel Giorgio, Castiglione in Teverina, Corbara, Ficulle, Morrano, Proceno, Sermugnano e Torre Alfina.
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Anno edizione:2024
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In commercio dal:1 gennaio 2024
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