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Anno edizione: 2022
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«L’indipendenza è divenuta autogoverno. Familismo ed ereditarietà hanno aumentato separatezza e autoreferenzialità. Ci si attendeva razionalità e si è avuto populismo giudiziario. Ci si attendeva giustizia e si sono avuti giustizieri».
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Con la sua autorevolezza intellettuale e competenza giuridica, Sabino Cassese rivolge uno sguardo critico e severo verso la magistratura, che, tradendo le originarie garanzie costituzionali di neutralità e di indipendenza di giudici, si è trasformata in vero e proprio "potere", appropriandosi, mediante commistione, di spazi propri dei poteri esecutivo e legislativo. Cassese analizza poi una serie di gravi disfunzioni (come ad es. la lunghezza dei processi e la spettacolarizzazione dell'azione penale, con spregio della privacy degli indagati) che hanno portato alla perdita di fiducia dei cittadini che non si sentono tutelati dalla giustizia.
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