Questo libro di racconti è una piccola perla. Leggerne uno ogni sera prima di andare a dormire mi ha dato parecchi spunti di riflessione. I suoi personaggi sono così chiaramente descritti che sembra quasi di vedere un film. Ho adorato la malinconia e la solitudine delle loro vite e il coraggio per rimanere aggrappati ad una realtà talvolta difficilmente accettabile. Stefano Benni rimarrà sempre uno dei miei autori preferiti.
La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria
Un cane troppo fedele che torna sempre come un boomerang dal padrone che lo vuole abbandonare; un potentissimo manager pronto a tutto pur di riunire i Beatles per un concerto; un terzino fantasioso e romantico su uno spelacchiato campo di periferia; un arrogante e irredimibile uomo d'affari; un frate che sceglie il silenzio per sentirsi più vicino a Dio ma viene vinto dalla bellezza di una muta; una perfida vecchietta divorata dall'invidia e dal livore sono solo alcuni dei protagonisti di questa raccolta di racconti, nella quale Benni mostra il lato più curioso, imprevedibile e misterioso della vita.
«Nella notte, quasi nel delirio, il signor Remo si destava e vedeva gli occhi spalancati e amorevoli del cane, e le lunghe orecchie dritte, come antenne. E sembrava dire: anche la morte morderò, padrone mio, se si avvicina a te. Nell'anima ormai riarsa del signor Remo, l'odio per quell'amore smisurato crebbe...»
Geko Godiva, il cane Boomerang, Firmino Rubirosa, Fifoni e il suo gatto, Alice, frate Zitto, la gallina Carmela, Orlando Paladini e Angelica Corato in Paladini, la strega Berenice, il terzino Poldo Galilei, il ladro Sospiro, l'Orco, Bah-Gay e Bah-Gayen, il leader dell'opposizione Velluto, Fiorenza, il fiammorgallo, Dodo e Nefertiti, la morte, Aline, la signora Amalia cornologa, il dottor Zero, zio Giovanni, la Iris, il generale Maganza, Antonio Vendifumo, don Carambola, Jessica, il signor Remo, Marasca e Amarena, il Serpente, Ermete Pavarini, la sarta Luciana, Leonnino, il geometra Zerillo, Rudy il Ramarro, l'indovina Amalia, Chantal e Tatiana, Mobius Benediktus, il maestro Mukpo, Vanessa, Crispino detto Cric, Kobal, Pinnamozza, il primario Frammassoni.
Il "libro del mondo" secondo Stefano Benni. Un comico, infernale ribollire di storie. Un circo di virtù e di nequizie. Il frastuono degli uomini e dei luoghi comuni. Il silenzio stellare che interroga tutti, eroi silenziosi e ciarlatani della sopravvivenza o del sopruso. Un filosofo greco l'ha detto: «Tra tutti gli dèi che gli uomini inventarono, il più generoso è quello che unendo molte solitudini ne fa un giorno di allegria.»
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Autore:
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Editore:
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Edizione:6
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Anno edizione:2013
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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LaraEmme 12 dicembre 2025Genialità e malinconia
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Nardirolina 17 febbraio 2025Genialmente inaspettato
Che Benni sia geniale penso sia un dato di fatto. Ma che queste storie riescano ed emozionarti e a lasciarti a bocca aperta sorprendendoti e cambiando la rotta dei tuoi pensieri all'ultima pagina, è una bellissima scoperta.
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Verena Da Rin Zanco 23 novembre 2021Benni insegna qualcosa in ogni suo libro
Questo, come tanti, è un libro pieno di storie e vicende variegate. Ma qualcosa nello Stile di Benni supera di molto altri autori. Ammetto che una volta letto questo libro, ognuno di noi si conosce meglio.
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