Le grand d'Espagne

Prima edizione, tiratura ordinaria. Dedica e firma dell'Autore allo scrittore italiano G. B. Angioletti (''avec la respecteuse admiration de Roger Nimier'') a penna fucsia - Brossura editoriale di 240 pagine. Conserva il volantino della libreria Plon che promosse e vendette in esclusiva l'opera. Brunitura al dorso e ai margini delle carte, segni d'uso; nel complesso esemplare ben conservato di un pezzo da collezione -- Saggio storico-politico concepito come omaggio a Georges Bernanos, con toni da pamphlet ne ''Il grande di Spagna'' Nimier arringò il pubblico con una feroce requisitoria contro il materialismo che, premessa di ogni regime totalitario, ha trasformato gli individui in massa da immolare nel rogo della guerra. '' Le ceneri non mancano nel mondo. Il giorno delle Ceneri potrebbe essere una giornata festiva per tutto il mondo ''. Bernanos profetizzava la fine di una civiltà divenuta inumana : '' Il sistema che si presenta a noi (o piuttosto dal quale siamo a poco a poco assorbiti ) non è una civiltà ma un'organizzazione totalitaria e concentrazionaria del mondo '' . Riechieggiando quelle parole così scriverà Nimier, lo stesso anno, nel suo più celebre romanzo ''L'Ussaro blu'' (1950), esortando, attraverso il minaccioso Sanders, a bruciare tutto per rinascere dalle ceneri : '' Il vostro comfort, il vostro progresso, vi consigliamo di applicarli ai migliori sistemi di sepoltura collettiva. Vi assicuro che ne avrete un gran bisogno. Perché, lentamente, scomparirete da questo mondo, senza intendere nulla dello sconquasso, del frastuono, né delle torce che agitiamo. Ecco vent'anni, imbecilli, che nei vostri congressi preparavate il confronto tra la gioventù del globo. Ora siete soddisfatti . Abbiamo reso possibile questo confronto noi stessi, un bel giorno, sui campi di battaglia. ''.