La guerra Russo-Turca 1877-1878. Il risveglio dei Balcani
Il conflitto scoppiato nell'aprile del 1877 tra la Russia zarista e l'Impero Ottomano rappresenta una pagina di storia poco nota nel panorama delle guerre europee dell'Ottocento, ma non lo sono i suoi effetti. La Guerra Russo-turca segna un punto di svolta nella storia balcanica, e di riflesso in quella dell'Europa intera, nel processo che avrebbe costretto il continente a trattenere il fiato dopo i colpi di pistola di Sarajevo, il 28 giugno 1914. Si risvegliano i Balcani, ma il loro risveglio è traumatico: Bulgaria, Serbia, Romania e Montenegro diventano indipendenti, ma contrapposte da profonde rivalità, mentre la Bosnia-Erzegovina viene assegnata inaspettatamente all'Austria-Ungheria. È il primo conflitto europeo del XIX secolo davvero moderno, combattuto con cannoni e fucili a retrocarica, con il telegrafo e la ferrovia, con le vanghe e le trincee, tutte anticipazioni di quelli che saranno i futuri massacri della Grande Guerra. Il libro, interamente illustrato, si presenta in due parti: la prima racconta la campagna militare in Europa e in Asia, compresa la Guerra Serbo-turca del 1876; la seconda descrive la struttura, le dotazioni e le uniformi dei due eserciti principali, Russia e Impero Ottomano, e di quelli dei loro alleati, Romania, Serbia e Montenegro.
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Anno edizione:2022
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In commercio dal:18 gennaio 2022
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