Come Georg Solti, anche Ferenc Fricsay (1914-1963) nacque a Budapest, e lì anch'egli fu allievo di Bartók, Kodály, e Dohnányi all'Accademia Franz Liszt. Perciò, sebbene abbia fornito esecuzioni notevoli anche di Mozart, Haydn, Beethoven, e di brani più "variopinti" (le ouvertures di Rossini, i valzer di Strauss, etc.) è proprio nei compositori slavi che Fricsay, ancor più dello stesso Solti, e come solo il miglior Kubelík, ci ha lasciato interpretazioni difficilmente superabili. Il cd in oggetto riunisce, in 75 minuti, quattro composizioni di Kodály: - la suite da 'Háry János', unica incisione stereofonica (del 2 e 3 novembre 1961) del cd, nonché ultima registrazione discografica di Fricsay; - le 'Danze di Marosszék' (09/1954) e le 'Danze di Galánta (09/1953); - infine, il raro 'Psalmus hungaricus', op.13 (10/1954), con Ernst Haefliger come tenore solista. Interpretazioni eccezionali, e suono ottimo anche nei tre brani in mono. Libretto in inglese, tedesco e francese, anche nella traduzione del testo dell'op.13. Chi non conoscesse Kodály non si preoccupi: a parte il salmo (che richiede un po' di "impegno", e qualche ascolto in più), le altre tre composizioni sono vivaci, variopinte, e di percezione decisamente più facile ed immediata rispetto a quelle del suo connazionale, e contemporaneo, Bartók.
