Un muro sonoro, un’autentica cascata di musica ci assale dal primo attimo in cui iniziamo ad ascoltare la nuova opera della band di Duluth. Giunti al tredicesimo capitolo della loro fulgida carriera, adesso trovatisi in duo, i Low ci sorprendono con una produzione davvero intensa e dalla elevata struttura musicale. Non mancano armonie e parentesi di autentico lirismo onirico, Tuttavia la produzione arcigna e quadrata del magnifico Bj Burton( Bon Iver), apre numerosi squarci e passaggi rapidi verso le inquietudini di un anno davvero complicatissimo. Probabile colonna sonora per le nuove frontiere spaziali verso cui sembrano proiettarsi le grandi potenze, il disco costituisce un’opera di autentica maestria. Se Il futuro resta incerto e tante sono ancora le insidie provocate da un nemico impercettibile, le cascate sonore di Hey What garantiscono certezze di longevità musicale ed artistica. Consigliato all’ascolto e all’acquisto.
