Arguto e a tratti geniale, questo saggio sa riconoscere moltissimi dettagli minuziosi del Giappone inserendoli nel suo contesto storico-sociale-culturale. Proprio come gli haiku di cui parla, una lettura che fa meditare (da apprezzarsi molto di più se hai visitato il Giappone!).
L'impero dei segni
"Perché il Giappone? perché è il Paese della scrittura: fra tutti i Paesi conosciuti, è in Giappone che ho incontrato la pratica del segno più vicina alle mie convinzioni". Dice Barthes a proposito di quest'opera, al tempo stesso notazione di viaggio (ma agli antipodi delle cronache del letterato) e perlustrazione entro un intero sistema di vita. "Il luogo dei segni non è cercato negli aspetti istituzionali ma nella città, nel negozio, nel teatro, nella cortesia, nei giardini, nella violenza. Ci si occupa di alcuni gesti ricorda ancora l'autore - di alcuni cibi, di alcune poesie; ma soprattutto di volti, di occhi e di pennelli con cui si può scrivere, ma non dipingere, il tutto".
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Edizione:1
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Anno edizione:2002
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Enrico 05 luglio 2024Osservare il Giappone
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