Improvvisazioni funk. Un dialogo contemplativo - bell hooks,Stuart Hall - copertina
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Letteratura: Giamaica
Improvvisazioni funk. Un dialogo contemplativo
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Descrizione


In queste "Improvvisazioni funk", due delle più importanti voci della cultura radicale nera conversano faccia a faccia, nella stessa stanza, sui temi della maschilità, dei rapporti di genere nei movimenti politici, della psicanalisi, del desiderio, della malattia e della morte. Non è un esercizio minore: è il più alto tentativo di produrre un sapere utile, realmente trasformativo. Abbandonando la forma del saggio critico, bell hooks e Stuart Hall ci invitano a entrare in un «contesto di fiducia» in cui ripercorrono le proprie traiettorie di classe e migrazione con una schiettezza che sorprenderà anche le lettrici e i lettori a loro più affezionati. Riflettendo apertamente sui «confini generazionali, strategici e di genere», scrive Paul Gilroy nella prefazione, queste pagine tracciano oggi «un esempio pratico e pedagogico» per sfuggire all’alternativa tra il narcisismo dei social network e il grigiore dell’accademia.

Dettagli

192 p., Brossura
9791280195609

Conosci l'autore

Foto di bell hooks

bell hooks

1952, Hopkinsville (Kentucky)

bell hooks, pseudonimo di Gloria Jean Watkins, è stata una scrittrice afroamericana, nata nel Sud rurale e segregato degli Stati Uniti degli anni cinquanta. Lo pseudonimo – bell come la madre, Rosa Bell Watkins, hooks come la nonna materna, Bell Blair Hooks, con le iniziali minuscole – rimanda a un continuum di discendenza femminile che rifiuta il sistema maschile di attribuzione dei nomi. Figura di spicco del femminismo e del pensiero radicale americani, ha insegnato presso l’Università di Yale e il City College di New York, ha ricevuto la laurea honoris causa in Lettere dell’Università di Ferrara nel 1999, ed è autrice di numerosi saggi di teoria e critica culturale. Ricordiamo qualche titolo tradotto in Italia: con Tamu ha pubblicato,...

Foto di Stuart Hall

Stuart Hall

(Kingston, Giamaica, 1932 - Londra 2014) saggista giamaicano. Emigrato nel 1951 in Inghilterra, si è laureato a Oxford ed è stato direttore del Centro di studi culturali dell’università di Birmingham, dando grande impulso allo sviluppo dei «Cultural studies» e, specificamente, agli studi postcoloniali. H. si rifà alle categorie gramsciane e, nel solco della teoria della ricezione, sviluppa il concetto, fondamentale nel suo approccio al testo, della «negoziazione» del significato da parte del lettore. I suoi saggi più importanti sono Codifica e decodifica nel discorso televisivo (Encoding and decoding in the television discourse, 1973), Cultural Studies: due paradigmi (Cultural Studies. Two paradigms, 1980), Appunti sulla decostruzione del popolare (Notes on deconstructing the popular, 1981),...

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