Recensioni In piedi sull'arcobaleno

In piedi sull'arcobaleno di Fannie Flagg

Dal 1946 Dorothy racconta le cronache della sua placida cittadina, Elmwood Springs, attraverso la radio casalinga che ha sistemato in salotto: le sue trasmissioni sono piene di storie irresistibili, tra piccoli drammi, pettegolezzi, stranezze dei vicini di casa, episodi esilaranti, tutti intrecciati a formare la memoria di una piccola provincia americana e di una grande nazione in perpetuo cambiamento.

«Una storia di ottimismo e speranza, divertente fino alle lacrime»The Washington Post

Elmwood Springs è la placida cittadina di provincia già teatro di Pane cose e cappuccino. Questa volta la storia inizia nel 1946, ed è narrata da Dorothy, così come sono soliti chiamarla gli ascoltatori della sua trasmissione radiofonica quotidiana. Proprio attraverso la sua voce impariamo presto ad affezionarci ai tanti altri protagonisti: Bobby, il suo amato figlio di dieci anni, destinato a vivere migliaia di vite, la maggior parte immaginarie; il carismatico Hamm Sparks, che inizia vendendo trattori e finisce a vendere se stesso come politico, amato da due donne diverse come il giorno e la notte; Beatrice Woods, la ragazza cieca dalla voce angelica; e la favolosa Minnie Oatman, voce solista del locale coro gospel. Dorothy e la sua famiglia attraversano i decenni tra i Quaranta e i Novanta in questa vivace e irresistibile comunità del Missouri, in compagnia di una colorita schiera di personaggi stravaganti, dolci e pieni di umanità, che ci parlano con semplicità dei valori autentici dell'esistenza.

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