Di Harris avevo molto apprezzato Fatherland quindi ho comprato un po' a scatola chiusa. Mi ritengo una persona normalmente intelligente e di buona cultura ma devo ammettere di essere arrivata a fine romanzo senza averci capito un accidente. E' estremamente "tecnologico" per quanto riguarda il coté finanziario e borsistico. E' disseminato di trappole fatte di sigle, operazioni e quant'altro. Sono sicura che farà la gioia di tutti gli operatori di borsa che sapranno interpretarle. Ma a me tapina, visto che non conosco la differenza tra un titolo e un derivato, è restato solo un grande interrogativo. Il senso generale del racconto è comprensibile, peccato si sia dilungato troppo nei tecnicismi appesantendo la narrazione. E ho trovato anche il finale molto deludente.
È notte fonda quando il dottor Alex Hoffmann viene aggredito da uno sconosciuto che si introduce di nascosto nella sua residenza di Ginevra. A quarantadue anni Hoffmann è una leggenda: scienziato tra i più noti al mondo, è ora un ricco e potente uomo d'affari proprietario di una società che gestisce fondi d'investimento, e ha da poco creato un software sofisticatissimo e top secret, destinato a rivoluzionare i mercati finanziari di tutto il mondo. Nessuno dei suoi rivali sa come, ma il sistema che Hoffmann ha messo a punto e che ruota intorno al VIX - l'indice di volatilità, familiarmente chiamato dagli addetti ai lavori "indice della paura" - genera un incredibile ritorno in termini economici per i suoi clienti. Qualcosa, però/evidentemente non funziona: qualcuno vuole distruggerlo e l'aggressione del professore è solo il primo di una serie di accadimenti sconcertanti. Nel giro di ventiquattr'ore Hoffmann non è più lo stesso uomo e, mentre i mercati finanziari intorno a lui precipitano, ha inizio una lotta senza esclusione di colpi contro un avversario sconosciuto e per questo ancora più temibile. Ambientato nel competitivo mondo dell'alta finanza scosso dalla profonda crisi economica mondiale di questi ultimi anni, "L'indice della paura" è un thriller che riconferma Robert Harris come osservatore della società contemporanea.
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Titolo: L'indice della paura Autore: Robert Harris Editore: Mondadori Anno: 2012 Ottime, lievi pieghe
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Anno edizione:2012
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Formato:Tascabile
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maria giovanna manfredi 14 maggio 2016
Come fanatica dei libri di Harris mi ero abituata ad un livello di thriller fantapolitico o storico di alto livello, ma questo libro mi è comunque piaciuto ma non al livello dei precedenti. Sicuramente l'aspetto anomale è l'ambientazione ai giorni nostri, ma anche la contemporaneità con la crisi finanziaria odierna. Infatti in una Società continuamente attenta agli indicatori economici ecco un Indice assimilabile a quello sulla volatilità. Nel libro vi sono parti in cui la trama scorre, altre in cui si fa fatica a continuare, ma nel complesso non posso certo giudicarlo non interessante
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SABRINA DE SIMONE 05 maggio 2016
All'inizio la storia subito ti prende, tutto è avvolto in un alone di mistero, ma il finale è deludente e inconcludente. Credevo che ci fosse un seguito alla storia con un secondo libro, invece mi sono dovuta ricredere.
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