Le indie di quaggiù. Il mondo contadino in Sabina tra Ottocento e Novecento nello sguardo dei fotografi Giuseppe Primoli, Filippo Rocci, Paul Scheuermeier, Antonio Semerano ed altri. Ediz. illustrata
In che modo i fotografi hanno raccontato il mondo contadino della Sabina tra ‘800 e ‘900? I primi furono gli escursionisti che nell’alta Sabina si incontrarono con l’alterità culturale del mondo contadino e pastorale che essi documentarono per raccontarlo nei salotti borghesi e aristocratici della capitale. Il conte Giuseppe Primoli arrivò a Rieti nel 1890 per fotografare la varia umanità di una grande fiera di merci e bestiame. Paul Scheurermeier visitò Rieti e l’alta Sabina negli anni ‘20 del ‘900 per documentare con i suoi questionari la realtà linguistica di quest’area, accompagnando il suo lavoro con sorprendenti immagini fotografiche. Di tutt’altro genere invece le immagini di Filippo Rocci che fece della bassa Sabina il suo atelier per realizzare immagini di chiara impronta pittorialista ponendo sempre al centro il mondo contadino di quell’area. Infine, ci sono le immagini di Antonio Semerano riprese nel dopoguerra nella valle del Turano dove il mondo contadino sembrava essere rimasto immobile davanti al clima di modernizzazione di quel periodo.
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Anno edizione:2023
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