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Anno edizione: 2017
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Indice
Sulla strada di don Chisciotte
1. Tielmes, quasi alle porte di Madrid, non è ancora nella Mancia e non fa parte, a rigore, della "Ruta de Don Quijote", dell'itinerario del Cavaliere dalla Triste Figura. Il nostro viaggio di amici scioperati sulle sue orme inixia da questa cittadina anche perché qui abita uno dei più grandi conoscitori e studiosi dell'ingegnoso hidalgo e del suo errare, Manuel Fernàndez Nieto. La sua biblioteca è un universo cervantino, ma non meno seducente è la sua cantina del XVII secolo, con le sue enormi anfore di terracotta ed il buon umido odore di muffa. Anni fa, in questo sottosuolo è stato trovato un cane mummificato. Una cantina, tomba non meno regale di una piramide, come si addice al Don Chisciotte, il libro in cui il sublime e l'infimo, il sacro e lo scurrile, la fiducia nell'uomo e la sua irrisione, la fede ed il caos coincidono come il diritto ed il rovescio di una moneta. Anche per questo Dostoevskij pensava che quel libro potesse bastare, da solo, a giustificare agli occhi di Dio l'odissea dell'umanità. Aveva ragione, perché la ricotta maleodorante che cola sul viso di don Chisciotte, eroico, ridicolo e schernito, assomiglia al sudore di sangue di Cristo.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno di quei libri che con le parole sulle parole inserisce con la levità di un tratto di matita in una parentesi eterea che somiglia a un soffio di vento. Lo stesso vento che gira le pagine delle letterature europee, la stessa aria che permette agli uomini di emettere voce, lo stesso turbine di emozioni che colpisce e scolpisce gli immaginari culturali di un continente pregno di un'essenza eclettica. Claudio Magris si aggira con i piedi e con le orecchie tra le popolazioni limitrofe all'Italia. I suoi viaggi parlano di popolazioni che mutano, come le nuvole sotto cui si muove, come le parole che di generazione in generazione cambiano forma a seconda del sentire collettivo. Il suo, e quello del lettore, è un continuo fermarsi e ripartire, su una trama di percorsi che si intrecciano come lettere in corsivo.
Dalla recensione mi aspettavo un libro più coinvolgente, in realtà mi è sembrato un diario "personale" dell'autore in cui come lettore mi sono sentito poco coinvolto.
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