Gli inizi di Roma capitale
Di fronte agli attuali tentativi di cancellare dalla memoria pubblica il Risorgimento e i suoi valori e di indebolire l'unità nazionale, appare opportuno riproporre due saggi, usciti su riviste mezzo secolo fa e mai ripubblicati, sul compimento dell'unificazione territoriale, che comportò la fine del potere temporale dei papi e il trasporto della capitale da Firenze a Roma. Non fu facile alla "città eterna", che rimaneva anche capitale della cattolicità, definire il suo nuovo ruolo di capitale di uno Stato moderno, liberale e laico, in cui oltre tutto sussistevano forti differenze regionali. E non fu neppure facile per l'Italia accettare una capitale che era allo stesso tempo ineluttabile e ingombrante. Su questi aspetti si concentra questa ricerca minuta e ravvicinata che analizza, soprattutto dal punto di vista elettorale e fiscale, i problemi derivanti da un lato dalla rapida estensione al Lazio dell'ordinamento amministrativo e della legislazione italiani, dall'altro dal fatto che il governo aveva in qualche modo paura della sua stessa audacia. Queste difficoltà e ambiguità non sono mai state completamente superate: esse, suggerisce l'autore, sono causa ancora oggi dell'"odi et amo" di molti italiani nei riguardi di Roma.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Edizione:2
-
Anno edizione:2011
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it