L' inizio è alla fine

un libro che tocca il cuore, carico di emozione, e che trasmette molta speranza, una bellissima storia tra un nonno e suo nipote

Pietro ha trascorso tutta la sua vita con un unico obiettivo: la sua carriera lavorativa. Ha trascurato gli affetti familiari ed è sempre stato un uomo scortese e altezzoso, per nulla socievole, chiuso nella sua arroganza e convinzione di essere superiore agli altri. Può una persona così, cambiare? Nel caso di Pietro, il rinnovamento è avvenuto dopo la perdita improvvisa del lavoro e, proprio lui che aborriva gli affetti, dalla costruzione di un rapporto speciale con Luca, il nipote. È soprattutto grazie al confronto con il bambino che la vita di Pietro si stravolge totalmente. Scopre i buoni sentimenti, il vero senso della vita, impara a guardare al mondo con occhi e cuore limpidi e puri. Il rapporto nonno / nipote è un sentimento che si fissa indissolubile nel tempo, è un legame prezioso che arricchisce senza chiedere nulla in cambio. I nonni si dedicano completamente ai nipoti, hanno voglia di ascoltare e di raccontare e il tempo trascorso assieme è pieno di gioia e di scoperta per entrambe le parti. Il titolo di questo libro è assolutamente condivisibile: per ogni fine c’è un nuovo inizio, il cerchio della vita non si chiude mai. Quel che caratterizza questo romanzo sono i buoni sentimenti, le riflessioni sul senso della vita, chicche per vivere serenamente e in pace, con sé stessi e con gli altri. Tutto bello e condivisibile, peccato che questo manifesto pacifista si scontra con la vita quotidiana e con le umane debolezze. Soprattutto credo sia molto difficile che una persona possa cambiare, la conversione di Pietro rimane una semplice utopia. Detto questo, il romanzo si legge con piacere, con una scrittura chiara e lineare è una ventata di positività e di energia. Racconta le gioie della vita e non nasconde i dolori, che non risparmiano nessuno. Fa ben sperare perché l’amore che si dà, rimane, si tramanda e non muore.