Insettario. 17 acqueforti di Sergio Saroni. Testo e note di Giovanni Arpino
Mm. 184x131. Pp. 40, a fogli sciolti. Con 17 acqueforti a colori di Sergio Saroni tirate sui torchi di Giorgio Upiglio, testo in carattere Garamond composto dalla Monotipia Olivieri e stampato dalla I.T.E.C. Carta a mano fabbricata dalla Filicarta. Brossura editoriale illustrata in astuccio di cartone con titolo in oro al dorso. Edizione originale di 85 copie numerate da 1 a 85 e 10 esemplari numerati I-X riservati ai collaboratori, firmati dall'artista e dall'autore (ns copia nr. 76). Ottimo esemplare di questa riflessione sullo straordinario sistema di sopravvivenza degli insetti, la cui perfezione travalica la stessa immaginazione umana. Sergio Saroni, a cui dobbiamo le acqueforti di questo volume, è stato un pittore italiano del Novecento. Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, esponente del cosiddetto “informale naturalistico”, espose alla Biennale di Venezia nel 1956, 1958 e 1962. Fu insegnante al Liceo Artistico e ottenne poi la cattedra di pittura all'Accademia Albertina, di cui diventò direttore promuovendo, fra l'altro, la riapertura della Pinacoteca Albertina. Giovanni Arpino è stato scrittore, giornalista e poeta italiano; vincitore del Premio Strega nel 1964 e successivamente del Premio Campiello nel 1980. ICCU CFI\0481718; Jentsch, 522.
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<p>Mm. 184x131. Pp. 40, a fogli sciolti. Con 17 acqueforti a colori di Sergio Saroni tirate sui torchi di Giorgio Upiglio, testo in carattere Garamond composto dalla Monotipia Olivieri e stampato dalla I.T.E.C. Carta a mano fabbricata dalla Filicarta. Brossura editoriale illustrata in astuccio di cartone con titolo in oro al dorso. Edizione originale di 85 copie numerate da 1 a 85 e 10 esemplari numerati I-X riservati ai collaboratori, firmati dall'artista e dall'autore (ns copia nr. 76). Ottimo esemplare di questa riflessione sullo straordinario sistema di sopravvivenza degli insetti, la cui perfezione travalica la stessa immaginazione umana.</p> <p>Sergio Saroni, a cui dobbiamo le acqueforti di questo volume, &egrave; stato un pittore italiano del Novecento. Allievo dell'Accademia Albertina di Torino, esponente del cosiddetto &ldquo;informale naturalistico&rdquo;, espose alla Biennale di Venezia nel 1956, 1958 e 1962. Fu insegnante al Liceo Artistico e ottenne poi la cattedra di pittura all'Accademia Albertina, di cui divent&ograve; direttore promuovendo, fra l'altro, la riapertura della Pinacoteca Albertina.</p> <p>Giovanni Arpino &egrave; stato scrittore, giornalista e poeta italiano; vincitore del Premio Strega nel 1964 e successivamente del Premio Campiello nel 1980.</p> <p>ICCU CFI\0481718; Jentsch, 522.</p>
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