Intensity of Bass

Molti ritengono che i contrabbassisti non siano bandleader e che non siano in grado di creare musica: Joel Locher, contrabbassista svizzero-tedesco di grande talento, è la dimostrazione che non è così. Locher viene da una famiglia di musicisti, sua madre è una cantante d’opera e suo padre un contrabbassista della Stuttgart Philharmonic, che ha fatto sì che si avvicinasse alla musica classica quando era molto giovane. Crescendo però Joel scopre che la sua vera passione è il jazz ed inizia a farsi strada in questo ambito diventando membro di formazioni di successo come quelle di Wawau Adler, Olivia Trummer, Gismo Graf e Frank Kuruk, solo per citarne alcune. Nel primo album a suo nome, “Intensity of Bass”, Locher propone una serie di sue straordinarie composizioni originali, oltre a pezzi di suoi colleghi come Jermain Landsberger, Wawau Adler e Sandro Roy a cui si aggiunge un’interessante interpretazione di “Englishman in New York“ di Sting. Melodioso, sferico, diverso, funky, moderno, classico e di grande atmosfera: questi aggettivi, a volte tra loro opposti, descrivono bene “Intensity of Bass”, un disco in cui convivono alcuni brani ridotti all’osso come quello per solo contrabbasso da cui prende il titolo l’intero progetto ed altri che presentano melodie più complesse con anche coinvolgenti elementi gypsy jazz. Con un lineup che comprende eccellenti musicisti come Pee Wee Ellis (sax tenore), Wawau Adler (chitarra), Sandro Roy (violino), Gismo Graf (chitarra), Frank Eberle (pianoforte), Guido May (batteria) e molti altri ancora, “Intensity of Bass” è un album che fa conoscere al pubblico i tanti talenti di un ottimo contrabbassista.