Ormai persino i tifosi nerazzurri avranno poca memoria di due scudetti che risalgono a poco più di 70 anni or sono. Quelli del 1952-53 e del 1953-54 sono stati i primi titoli nerazzurri del dopoguerra e si sono concretizzati in un contesto in cui l'Inter non era neanche favorita per conseguirli. Milan e Juventus sulla carta erano più attrezzati per farli loro, ma i nerazzurri di Milano nella prima occasione della stagione 1952-53 hanno sorpreso tutti con una tattica più difensivista (si tratta del primo scudetto di una squadra che ha applicato il catenaccio), mentre l'anno dopo si sono imposti con il più "classico" (per l'epoca) metodo. Ma in tutti e due i casi brilla l'intelligenza dell'allenatore Alfredo Foni che ha saputo trovare con razionalità gli elementi giusti per avere la meglio, superando compagini più forti tecnicamente. Ma è anche e soprattutto l'epopea di un gruppo di uomini (Ghezzi, Blason, Giacomazzi, Giovannini, Neri, Nesti, Padulazzi, Fattori, Armano, Mazza, Brighenti, Lorenzi, Nyers, Skoglund) che con sacrificio, abnegazione, costanza hanno vinto: essi sono lo specchio autentico di una generazione che si è riscattata in un periodo di difficoltà per un paese che da poco usciva da una guerra disastrosa, compiendo il miracolo economico.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:8 aprile 2025
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