Inverno a Stoccolma. Gli ultimi giorni di Cartesio
Nel 1649 Cartesio fu invitato dalla regina Cristina di Svezia a far parte del suo circolo culturale che aveva l’ambizione di fare della capitale svedese “l’Atene del Nord”. Nel delicato periodo delle contestazioni religiose da parte di predicatori integralisti che auspicavano un ritorno alle origini e a una religiosità pura, Cartesio, in compagnia di Henry Schulter, suo dotto valletto, giunse quindi nella luterana Stoccolma per dissertare con la colta giovane regina svedese di alcuni dogmi cruciali della regione cattolica. Il suo modo controverso di affrontare tematiche così delicate lo rese inviso ai molti chierici e monaci cattolici che ruotavano intorno alla regina con l’intento di indurla all’abiura del luteranesimo in favore della religione cattolica. Durante la sua permanenza a Stoccolma, Cartesio fu, secondo i medici che lo visitarono, colpito da una fatale polmonite, causata dal freddo inverno svedese. In questo romanzo, Piero Grima indaga però sull’ipotesi che il filosofo sia stato avvelenato, considerando che aveva numerosi nemici e avversari che avrebbero beneficiato della sua morte.
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Anno edizione:2023
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