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Cosa avviene se un robot inizia a mettere in discussione i propri creatori? E cosa succederebbe se si costruisse un robot con il senso dell'umorismo, o capace di mentire? Ma soprattutto, che cosa distingue, davvero, l'uomo dalla macchina?
I protagonisti di questa memorabile serie di racconti, qui proposti nella nuova traduzione di Vincenzo Latronico, non sono umani ma assomigliano all'uomo sotto molti aspetti. E anche dove sono più diversi, un tratto improvviso, una "espressione" o un balenare d'acciaio fanno sorgere inquietanti interrogativi su dove finisca il meccanico e cominci il vivente. Perché i robot di Asimov sono non solo efficienti, ma anche un po' imprevedibili: cosa avviene, per esempio, se un robot inizia a mettere in discussione i propri creatori? E cosa succederebbe se si costruisse un robot con il senso dell'umorismo, o capace di mentire? Ma soprattutto, che cosa distingue, davvero, l'uomo dalla macchina? In questa iconica antologia, pubblicata per la prima volta nel 1950, Asimov cambia per sempre la nostra percezione dell'intelligenza artificiale. È in queste pagine infatti che sono formulate per la prima volta le Tre Leggi Fondamentali della Robotica, divenute presto basilari per tutta la science fiction , che vengono indagate da Asimov in ogni loro implicazione. Ma soprattutto Io, Robot regala ai lettori una raccolta di stupende storie, ironiche, tenere, commoventi, divertenti; racconti che mentre parlano di androidi ci svelano i lati più riposti della bizzarra natura umana.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Da neofita del settore, avevo deciso di cimentarmi con "Io, robot" convinta si trattasse di un romanzo di fantascienza. Fermo l'aspetto fantascientifico, ho scoperto che si tratta invece di una raccolta di racconti in cui il filo conduttore è costituito da dall'evoluzione della figura del robot, e questo aspetto, che data l'assenza di una trama unica poteva invogliarmi meno a proseguire la lettura, invece non ha influito. Anzi, "Io Robot" è stata una bella scoperta. Non solo i singoli racconti sono estremamente godibili (e addirittura a volte, la ricerca con Powell, Donovan o la dottoressa Calvin della spiegazione dei vari problemi che emergono, è stata un piacevole esercizio di logica), ma si prestano anche ad una riflessione più generale sul rapporto tra l'essere umano e le macchine, e soprattutto, man mano la raccolta si avvia alla fine, sull'esistenza stessa del libero arbitrio dell'umanità nel decidere le proprie sorti.
Questo libro è la base della fantascienza con gli androidi, un cult da leggere per gli appassionati
Un caposaldo per la letteratura di fantascienza e non solo, un'analisi del rapporto tra uomo e macchina che pare attuale. Personalmente lo consiglierei a tutti.
Recensioni
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