È il 6 luglio 1998 quando Anna, a soli vent’anni, scompare dopo aver passato una serata in compagnia di due amici, facendo sprofondare nella disperazione i genitori. La madre della giovane non si dà pace e frugando nella vita della figlia, chiedendo agli amici e indagando sulle sue abitudini, cerca di scoprire cosa possa esserle accaduto, con la speranza di ritrovarla e riportarla a casa. La trama è costruita in modo lineare e mostra una madre che, persa nella sua disperazione, ripercorre quanto accaduto alla figlia cercando di scoprire cosa le sia successo. La caratterizzazione dei personaggi è molto buona soprattutto da un punto di vista caratteriale e psicologico. La madre/narratrice, traccia una chiara linea di Anna, spiegando la sua personalità, i suoi interessi, la sua intera vita, regalando una visione nitida della ragazza al lettore. Il dolore e la voglia di scoprire la verità, e di riportare a casa Anna, sono emozioni vivide che raggiungono il lettore coinvolgendolo molto da un punto di vista emotivo. Pur non essendoci molti dialoghi, la lettura scorre bene e il lettore è spinto dalla curiosità di sapere se l’epilogo potrà essere lieto o meno, suscitando riflessioni su un problema, purtroppo, sempre attuale. Un buon testo, lo consiglio davvero.
