Iperborea. Il mito polare tra simbologia, estasi e immaginazione
Mitologie che si perdono nel mare del tempo raccontano di una terra situata nell'estremo nord, la terra a cui approda Odisseo per giungere al regno delle ombre: uno spazio liquido dove l’Oceano ha i suoi confini, laggiù dove i Cimmeri hanno edificato la loro città, in un luogo dove eterna è la notte. Ma altre tradizioni parlano di una terra paradisiaca, un luogo dove l’esistenza umana si svolge senza problemi, nell'abbondanza di tutti i beni naturali, al riparo da ogni fatica e miseria. È il mito della terra Hyperborea, dove vive un’etnia favolosa immersa in una condizione di perfetta felicità e devota al culto di un unico dio, Apollo. In questo paese non vi sono né contrasti, né malattie; gli Iperborei vivono più di mille anni, anzi quando sono sazi della vita sono soliti interromperla di loro iniziativa, gettandosi nel mare da un’alta rupe: ritengono che questa sia la fine migliore e il genere di sepoltura più adatto a loro. L’Ade omerico è mutato in uno spazio paradisiaco.
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Anno edizione:2018
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