Iron Starlet

Con il suo album di debutto del 2018 per la Mack Avenue, “Crime Zone”, la pianista e tastierista Connie Han ha catturato l'attenzione del mondo del jazz e si è affermata come una star in rapida ascesa sulla scena musicale contemporanea. Il suo nuovo album, “Iron Starlet”, chiarisce che la carriera di Han, seppur agli albori, promette di essere una vertiginosa scalata, ma la ventitreenne non è un'aspirante che cerca timidamente il suo posto nell'affollato paesaggio jazzistico. «L'intenzione di questa musica è quella di raccogliere l'eredità del jazz tradizionale, primordiale, grezzo ma ancora intellettualmente coinvolgente e diretto», dichiara Han. La durezza al centro di Iron Starlet è radicata nella sua spinta ritmica, ancorata dal trio di Han composto dal bassista Ivan Taylor e dal batterista e produttore Bill Wysaske. A loro si aggiungono il sassofonista Walter Smith III (di ritorno da “Crime Zone”) ed il trombettista Jeremy Pelt, un binomio ideale per realizzare l'irresistibile miscela di raffinatezza e grinta che Han infonde in ogni pezzo. Quando si parla del suo nuovo album, Connie Han non ha paura di usare la parola “tradizione", sicura nel fatto che non sia un ritorno al passato, ma una voce fresca che porta con sé un'eredità di voci potenti e di potenza grezza espressa attraverso il jazz.