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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
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Giuseppe Catozzella ricostruisce le vicende di Maria Oliverio in un romanzo vivo, mescola documenti e leggenda, rovescia la sua immaginazione nella nostra, disegna dramma famigliare e dramma storico ed evoca l'epica grandezza di una guerra quasi ignorata, una guerra civile combattuta in un mulinare di passione, sangue e speranza, come nella tradizione dei poemi cavallereschi, del melodramma e del cinema americano.
«Al personaggio di Cicilla, sospeso tra storia e leggenda, Giuseppe Catozzella dedica il suo nuovo libro, Italiana, da cui emerge una accurata ricostruzione del cosiddetto "brigantaggio"» - Chiara Fenoglio, la Lettura
Italiana. Una donna italiana. Maria Oliverio, altrimenti conosciuta come Ciccilla, nasce a Casole, nella Sila calabrese, da famiglia poverissima. Dalle strade del paese si sale sulla montagna che è selvaggia, a volte oscura, a volte generosa come una madre. Quelle strade, quei sentieri li imbocca ragazzina quando la sorella maggiore Teresa, tornata a vivere in famiglia, le toglie il letto e il tetto. E quelli sono i sentieri che Maria prende per combattere al fianco di Pietro, brigante e ribelle, diventando presto la prima e unica donna a guidare una banda contro la ferocia dell'esercito regio. Se da una parte Teresa trama contro di lei una incomprensibile tela di odio, dall'altra Pietro la guida dentro l'amore senza risparmiarle la violenza che talora ai maschi piace incidere sul corpo delle donne. Ciccilla passa la giovinezza nei boschi, apprende la grammatica della libertà, legge la natura, impara a conoscere la montagna, a distinguere il giusto dall'ingiusto, e non teme di battersi, sia quando sono in gioco i sentimenti, sia quando è in gioco l'orizzonte ben più ampio di una nuova umanità. Il volo del nibbio, la muta complicità di una lupa, la maestà ferita di un larice, tutto le insegna che si può ricominciare ogni volta daccapo, per conquistarsi un futuro come donna, come rivoluzionaria, come italiana di una nazione che ancora non esiste ma che forse sta nascendo con lei.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Storia romanzata e molto appoggiata al lato romantico: amore filiale, romantico, per la patria, per l’avvenire; lotta per un mondo nuovo, speranza di una vita più giusta, entusiasmi garibaldini, afflato di equità da essi alimentato e così via. Su questo si innestano le vicende di un Sud martoriato, sfruttato, semplice terra di conquista, la profonda miseria, i gesti non sempre nobili dei protagonisti, fino alla scelta di darsi al brigantaggio, che poi tanto scelta non è, ma quasi un percorso obbligato per molti. Il soggetto principale, tuttavia, è la donna che dà il titolo (non del tutto azzeccato, secondo me) al libro, Maria Oliverio, tanto è vero che per circa metà è questo il focus della storia. Il racconto si basa su fatti storici ben precisi e documentati ma ne dà un’interpretazione non del tutto in linea con quanto avvenne. Nella realtà, la fuga della protagonista verso il brigantaggio fu probabilmente dettata da ragioni di ordine pratico, dovuta alle conseguenze di un gesto terribile che viene raccontato un po’ superficialmente; anche la formazione del protagonista maschile, il brigante Pietro Monaco, se ben raccontata nelle sue prime fasi (nei passaggi da carbonaio a soldato del re a volontario garibaldino a richiamato dall’esercito sardo), è un po’ troppo lineare rispetto allo zigzagare di Monaco da un punto all’altro della legalità a seconda di quanto gli conveniva fare. Poco romantico e poco patriottico. Sto quindi rimproverando all’autore di non essersi attenuto del tutto alla realtà dei fatti? Certo che no, visto che è un romanzo, e che comunque si legge volentieri. Ciò che invece mi stupisce è l’aver trascurato molti altri aspetti della vicenda reale che avrebbero potuto dare una spinta più avvincente (ad es., la sorella Teresa, trattata un po’ superficialmente risulta, nei documenti, “donna di perduta fama” e vera fetente: non si poteva sottolineare questo aspetto?). Non male, come lettura, ma nulla di epico come forse voleva essere.
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