Basterebbe leggere la quarta di copertina per innamorarsi di questo libro, per sapere che dentro vi si troverà una Roma (quadrante sud-est, mica il centro) descritta come poche volte capita di leggerla: una fotografia poco indulgente ma che cela un grande amore ed un po' di disillusione. Poi ci sono i protagonisti, simpatici ma mai 'piacioni', i comprimari, i gatti, le piante, la redazione di un giornale. C'è, soprattutto, un'atmosfera fatta di suoni, musica, odori, di quel calore che a Roma ti sfinisce senza tregua, c'è un giallo che conta veramente poco (e infatti ci si arriva ben oltre la metà del libro) e che passa, si risolve rapidamente ma rimane sullo sfondo. Ma a chi legge rimane la sensazione di essere passati per quelle strade, di aver sentito una canzone uscire da quel palazzo, di aver guardato a sud e sentito per un attimo l'odore del mare, per poi ricadere vittima dell'afa. Ma un po' più contenti.
