Lamarck non aveva tutti i torti. La teoria dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti riveduta e corretta
Attraverso la potente fucina della selezione naturale, l'evoluzione opera, non solo sulle piccole variazioni naturali o mutazioni (favorevoli) e sulla ricombinazione genetica, ma anche sui caratteri acquisiti ereditabili. Ed è su quest'ultimo punto molto controverso e generalmente non accettato dalla comunità scientifica che l'autore si sofferma, cercando di dimostrare, non solo che negli individui i caratteri acquisiti in vita possono essere trasmessi alla progenie, ma che svolgono una funzione non secondaria nei processi evolutivi. Una possibile risposta sta nell'epigenetica che riguarda lo studio delle modificazioni ereditabili del genoma, indotte dall'ambiente e che non alterano la sequenza del DNA. Questi aspetti richiamano la teoria di Lamarck dell'ereditarietà dei caratteri acquisiti che secondo l'autore va rivalutata con le dovute proporzioni e naturalmente rivista e corretta. Oltre ad approfondire i diversi risvolti dell'epigenetica, il saggio offre una breve rassegna dei principali progressi nello studio dell'evoluzione ed è, quindi, rivolto anche al lettore che desidera avvicinarsi per la prima volta a questi temi. Prefazione di Tommaso Sollai.
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Anno edizione:2020
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