Lettere della giovinezza. Dal carcere 1935-1943

I ed. (maggio 1998). Collana Gli Struzzi 500. "Negli otto anni, tre mesi e otto gorni della sua reclusione Vittorio Foa scrisse 525 lettere, ccinque cartoline e un telegramma. Il numero delle lettere però non è certo, in quanto per tre di esse non è stato possibile stabilire se siano effettivamente esistenti e quindi smarrite, o trattenute dalla censura fascista. Tutti gli scritti erano inddirizzati ai famigliari più stretti - genitori, fratelli, nonna materna - a eccezione di uno, andato smarrito, inviato al cugino Piero Luzzati. Erano queste le sole persone con le quali Foa aveva avuto il permesso ddi corrispondere" (dalla Prefazione di Federica Montevecchi, p. XVII).XVI grande/ XXXVIII+1146/ brossura in cartoncino bianco satinato con titoli in nero e con illustrazione a colori al primo piatto, un ritratto del Foa (Carlo Levi ritrasse Vittorio Foà nella primavera del 1935, poco prima dell'arresto. Levi era solito eseguire ritratti dei cospiratori di Giustizia e Libertà per mascherare l'attività antifascista). Con alcune riproduzioni in b/n f.t. delle lettere. Stato buono. Indice: Introduzione; Vittorio Foa - Prefazione; Federica Montevecchi - Biografia - Avvertenza - "Le amarezze della libertà"; Carlo Federici - Lettere della giovinezza 1935-1943 - Indice dei nomi. . 1184. . . buono. . .