Lettere - Sibilla Aleramo,Dino Campana - copertina
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In-8°, pp. 156, brossura editoriale con sovraccoperta illustrata col facsimile di una delle lettere. 2 ritratti e 8 facsimili in 6 tavv. f.t. Perfetto stato. Prima edizione, a cura di Niccolò Gallo, con prefazione di Mario Luzi, di uno dei maggiori carteg

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1958
156 p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Come Nuovo
2560020172463

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Foto di Sibilla Aleramo

Sibilla Aleramo

1876, Alessandria

Sibilla Aleramo, pseudonimo di Rina Faccio, è stata la più importante scrittrice italiana del primo Novecento a impegnarsi nel movimento di liberazione delle donne, sia con l'esempio della propria vita, sia attraverso scritti giornalisti, racconti e romanzi. Ebbe una tempestosa relazione con Dino Campana. Il suo primo romanzo, Una donna, uscì nel 1906, seguito soltanto nel 1919 da Il passaggio. Della sua vasta produzione ricordiamo: Momenti (1920), Amo, dunque sono (1927), Il frustino (1932), Gioie d’occasione (1930), Orsa minore (1938), Gioie d’occasione e altre ancora (1954), Aiutatemi a dire (1951) e Luci della mia sera (1956).

Foto di Dino Campana

Dino Campana

1885, Marradi

Poeta italiano. Visse una giovinezza travagliata, che lo portò a interrompere gli studi di chimica pura all’università di Bologna; dopo un ricovero al manicomio di Imola (1906), iniziò una serie di vagabondaggi, in Svizzera e in Francia (1907). Nel 1908 è in Argentina, dove lavora come bracciante; poi a Odessa, Anversa, Bruxelles, Parigi. Nel 1909 è di nuovo ricoverato, in una clinica di Firenze. Riprende, due anni dopo, senza alcuna fortuna, gli studi universitari. Nell’autunno 1913 porta a Firenze, per consegnarlo a Soffici e Papini, il quadernetto dei suoi Canti orfici; ma, nella primavera successiva, è costretto a riscriverli, perché Soffici ha perduto il manoscritto; e li fa stampare privatamente da un tipografo di Marradi (1914)....

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