Una bella storia, raccontata benissimo. Un lui canaglia (siciliano trasferito al nord, quarantenne, avvocato, sposatissimo e con figli), ma innamorato per davvero (il lettore non riuscirà a detestarlo e basta), una lei fragile (afgana, ventenne, maestra precaria e parrucchiera, musulmana), ma capace di un amore implacabile. L'autore, giornalista del Messaggero, ha una sorprendente capacità di raccontare il loro amore più che clandestino dai due punti di vista donna/uomo, di alternare i diversi piani narrativi e, insieme, di dipingere lo scenario di un' Italia alle prese con provincialismi vecchi e nuovi. Sebbene il romanzo si sviluppi attraverso una sorta di diario intimo, il ritmo è semplicemente perfetto e la vicenda avvince. Il libro meriterebbe senza dubbio alcuno una trasposizione cinematografica: ne potrebbe risultare un film di straordinario impatto.
