Se non è il primo libro di Paasilinna, ci si ritrova subito a casa, una casa assurda e bizzarra. Se è il primo, è un ottimo inizio. Calibrato il giusto per poter apprezzare da subito l'autore ma senza rimanere troppo "scottati" dai suoi tratti più affilati, che si vedono maggiormente in altre opere come il bosco delle volpi impiccate o il club dei suicidi (meravigliosi anch'essi tra l'altro). La storia fa balzellare su strade sconnesse il lettore fino a portarlo in schemi dittatoriali diversi: una dittatura centroamericana filo-USA e poi una dittatura comunista filo-sovietica, giocando ora a evidenziare le differenze, ora a annullarle, facendo pensare che alla fine è un po' tutto lo stesso mondo. Divertentissimo il concetto iniziale del singolo uomo che decide di partire e lottare - da solo e con le solite cricche sgangherate tipiche di Paasilinna - contro non uno ma tutti i sistemi. Da leggere preparandosi a sorridere, ridere, fare una riflessione un po' amara su quanto certe situazioni in realtà esistano e si vivano tutti i giorni, e poi riprendere a sorridere al primo terremoto fortuito o all'improvvisa trasformazione dei personaggi da uomini a eroici combattenti, quasi parodistica dei grandi nomi della narrativa di azione.
Il liberatore dei popoli oppressi
Con il suo proverbiale umorismo e la sua fantasia senza confini Arto Paasilinna torna a puntare il mirino sulla vanità delle ideologie e sulla nostra civiltà inutilmente complicata.
L’illustre professor Surunen, membro finlandese di Amnesty International, stanco di accontentarsi di inutili petizioni e una diffusa rassegnazione, decide di prendere in mano la sua vita una volta per tutte e andare di persona a liberare i prigionieri politici della Kalmania, un piccolo paese dell’America Centrale governato da un dittatore fascista senza scrupoli, asservito agli americani. Compiuta questa avventurosa missione finisce per seguire uno dei suoi protetti fino al paradiso comunista a cui ha sempre aspirato, in un paese dell’est Europa battezzato Kytislavonia. Ma anche laggiù Surunen scoprirà la triste sorte di un gruppo di dissidenti rinchiusi in un manicomio, e naturalmente si metterà all’opera per liberarli: nemmeno i paesi socialisti hanno libertà di parola! Non c’è dittatura che si salvi, c’è poco da fare...
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Anno edizione:2015
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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lpv 03 gennaio 2025divertente con sogni realizzati e infranti insieme
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Fredi Fiumana 16 maggio 2018
Primo approccio ad Arto Paasilinna, autore nordico ironico ed estremamente realistico. Ho trovato assolutamente divertente ed estremamente attuali le tematiche portate in questo romanzo. Surunen, professore e membro di Amnesty International, dopo innumerevoli e inutili petizioni per liberare persone innocenti dalle prigioni di un paese in America centrale, decide di partire alla volta di questo luogo, dove ogni azione rischia di essere punita con torture e carcere. Tra peripezie e situazioni al limite del possibile, il nostro protagonista si ritroverà a impersonificare l’eroe moderno. Divertente, acuto ed estremamente realistico, questo romanzo trasporta il lettore in situazione al limite del possibile ma che attraverso situazioni assurde ci raccontano quello che di poco piacevole accade attorno a noi. Da leggere e scoprire.
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