(Madrid 1618 - Toledo 1669) drammaturgo spagnolo. Di origine milanese, presi gli ordini minori a 24 anni, trascorse una vita brillante a corte e nell’ambiente letterario madrileno sino a quando si ritirò a vivere, come cappellano, a Toledo. Scrisse un gran numero di commedie, drammi storici, religiosi, di costume, nonché intermezzi e autos sacramentales, nei quali riprese temi e intrecci di altri autori, come Tirso de Molina o Lope de Vega, ma aggiungendovi una nuova eleganza e un’attenta sensibilità per l’evoluzione psicologica dei personaggi. Ricordiamo, in particolare, oltre ad alcuni deliziosi intermezzi, le commedie Il disprezzo per il disprezzo (El desdén con el desdén), che fu imitata da Molière (La principessa d’Elide) e da C. Gozzi (La principessa filosofa), e Il bel Don Diego (El lindo Don Diego), satira pungente e aggraziata del tipico bellimbusto dell’epoca. Le opere di M. furono pubblicate nel 1654 e postume nel 1676.