(Middleburg, Provincia del Capo, 1932) drammaturgo e regista sudafricano. Attento a situazioni tipicamente sudafricane quali l’apartheid e il razzismo, allarga la sua problematica anche a temi più generali. Fra i suoi drammi più noti: Legame di sangue (The blood knot, 1961), Addio per sempre (Hello and goodbye, 1965), Boesman e Lena (Boesman and Lena, 1965, del quale diresse nel 1972 una versione cinematografica), Dichiarazioni dopo un arresto per la legge sull’immoralità (Statements after an arrest under the immorality act, 1972, nt), Sizwe Bansi è morto (Sizwe Bansi is dead, 1972), L’isola (The island, 1974, nt), La lezione dell’aloe (A lesson from aloe, 1980, nt). Le opere successive - Mastro Aroldo e i ragazzi (Master Harold and the boys, 1980, nt), Verso la Mecca (The road to Mecca, 1985), Figli miei! Africa mia! (My children! My Africa!, 1989, nt), La terra del gioco (Playland, 1993, nt) e La tigre del capitano (The captain’s tiger, 1999, nt) - mostrano un ripiegamento intimista, evidenziato dai numerosi spunti autobiografici. È autore anche di un romanzo sulla vita dei ghetti neri, Tsotsi (scritto negli anni Sessanta e pubblicato nel 1980, nt), da cui è stato tratto l’omonimo film, vincitore dell’Oscar 2006 per il miglior film straniero.